Tutti i martedì in collaborazione con il quotidiano il Roma
50 articoli di cui 45 di Anna Russolillo e 5 di Lucia Vincenti
Le più importanti donne all'ombra del Vesuvio.
Presentazione del Libro Procida, Gente culture e cucina
Domenica 25 luglio ore 11.00 nella sala conferenza dell’Hotel La Vigna di Procida conferenza stampa di presentazione del libro »Procida. Gente, culture e cucina»
Influenze culturali che si legano in un mix esclusivo, la storia di un popolo che va al di là del semplice libro di cucina. È questa l’essenza di “Procida. Gente, culture e cucina” che sarà presentato domenica 25 luglio alle 11.00 presso l’Hotel La Vigna di Procida, in Via Principessa Margherita 46. Nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista Gianni Ambrosino direttore editoriale del Tg di canale 21, interverrà con i curatori Anna Russolillo, Rosario Mattera e Leonardo Costagliola, il sindaco di Procida Raimondo Ambrosino.
Non un libro sui piatti della tradizione Procidana. Non solo storie di chef, custodi e innovatori della cucina locale. “Procida. Gente, culture e cucina” hanno collaborato studiosi di storia e antropologia di pari passo con esperti di vulcanologia, botanica, biologia marina, archeologia, cinema e letteratura, ribadendo a ogni passo l’approccio pluri e multidisciplinare che è alla base dell’opera.
L’isola di Procida è così l’indiscussa protagonista del II volume della Collana Studi «Gente, culture e cucina», edito da Villaggio Letterario, nata per valorizzare le tradizioni del Sud.
Vasto il numero dei contributi: l’Isola alveare di Annamaria Amitrano; la Cucina di terra e mare di Gea Palumbo; Quel delicato retrogusto di basalti e pomici di Lisetta Giacomelli e Franco Foresta Martin; le Piante commestibili di Michele Scotto di Cesare; la Cucina preistorica di Anna Russolillo; il cibo nella storia di Raffaella Salvemini; il Regno di Nettuno di Francesco Cinelli; la Pesca di Ciro Biondi; la Nutraceutica di Aldo Messina; le Specialità di Leonardo Costagliola; i Misteri di Lucia Vincenti; la Cucina di chef procidani di Anna Paparone; la Pietra di Centane di Barbara Festa e Gea Palumbo; la Luvanda di Tommaso Luongo; e tanti altri. Prefazione di Luciano Pignataro. Ricette procidane e degli chef Marco Ambrosino, Carlo Coscione e Pio Lauro; altre raccolte dai bambini dell’Istituto Comprensivo Capraro di Procida. Con opere di Nico Granito e foto di Aniello Intartaglia, Vittorio Sciosia e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Per partecipare alla conferenza stampa è obbligatoria la prenotazione a villaggioletterario@gmail.com o su whatsapp 3334809666.
COMUNICATO STAMPA
Il Mediterraneo condiviso è raccontato
in “Ustica Libro Fest” dal 31 luglio al 7 agosto 2021
La manifestazione rientra nella VII edizione della rassegna Villaggio Letterario
dedicata a Sebastiano Tusa
Il Mediterraneo condiviso è raccontato in 8 giorni con il festival letterario Libro Fest che si terrà a Ustica dal 31 luglio al 7 agosto 2021
I protagonisti sono i libri, la lettura e il tema è il Mediterraneo, che come soleva dire Sebastiano Tusa è “uno straordinario mare che affascina e corrompe”.
La Kermesse Ustica Libro Fest di Villaggio Letterario, iniziata 7 anni fa nell’isola siciliana con tappe anche in Campania, continua il suo tour per promuovere e valorizzare il Meridione.
Il festival che animerà l’isola Ustica si terrà al Centro Accoglienza dell’Area Marina Protetta, che da pochi mesi ha un nuovo ed efficiente direttore, Davide Bruno, che ha letteralmente spalancato le porte alla manifestazione culturale.
La rassegna curata dall’architetto giornalista Anna Russolillo, da Giovanna Corradini ha la collaborazione del giornalista scientifico Franco Foresta Martin, che hanno voluto dedicato l’intero progetto al compianto Sebastiano Tusa. Il paletnologo che amava dire che “Il nostro lavoro è soprattutto un atto d’amore, ma anche un appello a rafforzare di più la conoscenza delle grandi storie mediterranee per difenderle nella consapevolezza che il più importante valore rimane la sua spiccata varietà e molteplicità culturale”.
Otto appuntamenti allettanti che delizieranno gli amanti dell’antropologia, dell’archeologia, della storia, del mare, della medicina e del cibo.
L’idea nasce dopo aver parlato con Andrea Tusa, antropologo e dottorando in Scienze del patrimonio culturale, figlio di Sebastiano, che un giorno ci ha detto “tutti ricordano mio padre per l’archeologia subacquea ma mi farebbe piacere se lo conoscessero anche per le sue innumerevoli campagne scavi dalla Sicilia alla Campania, dall’Iran al Pakistan, per i suoi studi e le sue ricerche sulla preistoria e sulla protostoria siciliana“. Partendo da questa riflessione gli organizzatori hanno selezionato i saggi che trattano sapientemente questi temi.
La scelta delle date invece è stata dettata involontariamente dalla sorella Lidia Tusa che ci ha ricordato che “quest’anno Sebastiano (per lei ancora rievocato col vezzeggiativo Nuccio) avrebbe compito 69 anni il 2 agosto prossimo”. E infatti nel giorno del suo compleanno, il figlio Andrea e la sorella Lidia lo ricorderanno con “Due anni senza mio padre e senza mio fratello”, proprio a Ustica, dove nella sua ultima estate (2018), aveva organizzato con la collaborazione di Anna Russolillo di Villaggio Letterario “Corsi di Archeologia Subacquea, di Geologia delle coste e di Biologia Marina” insieme con i proff. Franco Andaloro, Massimo Capulli, Stefano Furlani, Franco Foresta Martin, Gianfranco Purpura.
Gli incontri d’autore alle 18.30
Si comincia sabato 31 luglio con i saluti istituzionali del sindaco Salvatore Militello, del vicesindaco Salvatore Compagno, del direttore dell’AMP Davide Bruno e degli organizzatori. Il volume che aprirà la rassegna sarà “Storia dei Mediterranei – Imperi e culture tra terraferma e mare”, con lo storico Carlo Ruta e l’archeologa Francesca Spatafora;
Domenica 1 agosto sarà la volta di “Storia dei Mediterranei – Relazioni linguistiche, viaggi, politiche di dominio, conflitti” con l’antropologa Annalisa Di Nuzzo, Carlo Ruta e Davide Bruno;
si prosegue Lunedì 2 agosto, nel giorno del compleanno di Sebastiano Tusa, con il figlio Andrea e la sorella Lidia che lo ricordano ad Ustica con “Due anni senza mio padre e senza mio fratello”. Segue “Primo Mediterraneo e altro di e su Sebastiano Tusa” con le architette Alessandra De Caro e Anna Russolillo, l’archeologa Giorgia Tinnirello, lo storico Carlo Ruta, modera Franco Foresta Martin;
Martedì 3 agosto è dedicato a “Ustica. Il pescatore solitario” con il medico Azima Rosciano modera Giuseppe Caminita;
Mercoledì 4 agosto sarà protagonista il libro dell’archeologo Giuseppe Castellana “La Sicilia del tardo bronzo. Genti culture e risorse” con l’intervento dell’archeologa Francesca Spatafora;
Giovedì 5 agosto non poteva mancare il volume di botanica di Rosario Schicchi “Alberi di Palermo” e a seguire il libro multidisciplinare che ruota intorno al cibo “Isola di Ustica. La cucina è cultura” curato da Anna Russolillo e Vittorio Arnò, con l’intervento del dottor Aldo Messina e del giornalista Franco Foresta Martin modera lo storico Carlo Ruta;
Venerdì 6 agosto sarà dedicato alle “Isole vicine” con l’archeologa Maria Clara Martinelli, e l’intervento di Franco Foresta Martin;
La rassegna si concluderà Sabato 7 agosto “Pestilenze nella storia”, con la dottoressa Francesca Oliveri e il medico Aldo Messina.
Visite guidate al Laboratorio Museo di Vulcanologia Isola di Ustica con il prof. Franco Foresta Martin, al Boschetto con il prof. Rosario Schicchi.
L’Associazione Villaggio Letterario ha la collaborazione dell’Area Marina Protetta di Ustica, di Edizioni Storia e Studi Sociali, del Laboratorio Museo di Scienze della Terra di Ustica, della Pro Loco di Ustica, di Lunaria Onlus A2.
La manifestazione gode del patrocinio morale dell’Assessorato Regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana e del Comune di Ustica
Ufficio Stampa Villaggio Letterario
dal 1 agosto al 30 settembre 2021
Tutti i mercoledì la Rubrica "La Campania prima dei Greci" in collaborazione con il quotidiano Il Roma
10 articoli a cura di Anna Russolillo con peer review di Franco Foresta Martin giornalista professionista per 35 anni redattore scientifico del Corriere della Sera e dell'archeologo
Pier Francesco Talamo responsabile del Museo Archeologico dei Campi Flegrei (Castello di Baia)
CAMPI FLEGREI, dal 24 al 30 ottobre 2022
MARE FEST. VIETATO NON TOCCARE 2022
in ricordo di Sebastiano Tusa
a cura di Anna Russolillo e Leonardo Sutera Sardo
Madrina della Manifestazione
Lidia Tusa
Coordinamento tecnico-scientifico 2022
Anna Russolillo, Leonardo Sutera Sardo,
Maria Concetta Cusimano, Carmela Nevano
Direttore
Sonia Gervasio
I protagonisti: bambini vedenti, ipovedenti e non vedenti
Alunni dell’Istituto Pergolesi di Pozzuoli e dell’Istituto Marconi di Pozzuoli.
PROGRAMMA
MARE FEST VIETATO NON TOCCARE 2022
Tema della manifestazione 2022: Parco Archeologico Sommerso di Baia
Lunedì 24 ottobre 2022
Istituto Pergolesi di Pozzuoli
Ore 8.30-9.30
Apertura della Rassegna
Saluti istituzionali
Francesca Coletta
Dirigente dell’Istituto Pergolesi di Pozzuoli
Giovanna Battista Costigliola
Dirigente dell’Istituto Marconi di Pozzuoli
Flora Caruso
Delegata UICI Campi Flegrei
Presentazione degli organizzatori
Anna Russolillo
Presidente Associazione Villaggio Letterario
Lidia Tusa
Madrina della manifestazione
Sonia Gervasio
Direttore del progetto
Saluti delle referenti degli enti e degli istituti
Carmela Nevano
Dott.ssa tiflologa della Biblioteca Italiana Ciechi Regina Margherita e UICI Campania
Mariarosaria Russo
Referente dell’Istituto Pergolesi
Loredana Magri, Catia Vacca
Referenti dell’Istituto Marconi
Ore 9.30-10.15
Il parco archeologico sommerso dei Campi Flegrei
con la Guida autorizzata del Parco archeologico Sommerso di Baia Cristina Canoro
Ore 10.30-11.30
ABC Braille
con la dott.ssa tiflologa Carmela Nevano
Ore 11.30-13.30
Laboratorio di braille e arte tattile illustrata per la
realizzazione del libro tattile
con Anna Russolillo, Sonia Gervasio, Alessandra Occhino,
Chiara Pizzo, Maddalena Russolillo, Mariapia Casella
Martedì 25 ottobre 2022
Istituto Pergolesi di Pozzuoli
Ore 8.00-8.45
Sebastiano Tusa. La vita e le sue scoperte a Procida
con la storica Lidia Tusa e l’architetto Anna Russolillo
Ore 8.45-9.30
La subacquea e lo snorkeling
con l’istruttore EFR e Istruttore per disabili e Guida del Parco Sommerso Enzo Maione
Ore 9.30-10.15
ABC archeologia dei Campi Flegrei
con l’archeologa Mariateresa Moccia di Fraia responsabile campana della Rotta di Enea
Ore 10.30-11.30
ABC Braille
Con la dott.ssa tiflologa Carmela Nevano
Ore 11.30-13.30
Laboratorio
per la realizzazione del libro tattile illustrato
con Anna Russolillo, Sonia Gervasio, Alessandra Occhino
Chiara Pizzo, Mariapia Casella, Martina Russolillo
Mercoledì 26 ottobre 2022
Ore 9.00-12.00
Visita guidata al Museo Archeologico dei Campi Flegrei (Castello di Baia)
con Fabio Pagano direttore del parco Archeologico dei Campi Flegrei
Percorso con opere “Vietato Non Toccare” del Parco Archeologico Sommerso di Baia
Visione della “intervista a una subacquea non vedente” di Pippo Cappellano e Marina Cappabianca
Giovedì 27 ottobre 2022
Istituto Pergolesi di Pozzuoli
Ore 8.00-8.45
Il Ninfeo di Punta Epitaffio e i banchetti
con l’archeologa Raffaella Iovine
Ore 8.45 – 10.15
Laboratorio Braille, Lego Braille e Scoperta dei 5 sensi
con il dott. tiflologo Leonardo Sutera e
con la dott.ssa tiflologa Maria Concetta Cusimano
Ore 10-30-13.30
Laboratorio per la realizzazione del libro tattile
con Leonardo Sutera, Maria Concetta Cusimano, Sonia Gervasio,
Alessandra Occhino, Martina Russolillo, Mariapia Casella
Venerdì 28 ottobre 2022
Istituto Pergolesi di Pozzuoli
Ore 8.00-8.45
La pesca e i pescatori
con il giornalista Ciro Biondi
Ore 8.45 - 9.30
Laboratorio Braille e Lego Braille
con il dott. tiflologo Leonardo Sutera Sardo
Ore 9.30-10.15
Visione del cortometraggio “Come piccole isole”
del regista Alberto Castiglione
da un’idea di Leonardo Sutera e di Linda Legname
Ore 10-30-13.30
Laboratorio per la realizzazione del libro tattile
con Leonardo Sutera, Maria Concetta Cusimano, Sonia Gervasio,
Federica Russolillo, Mariapia Casella
Domenica 30 ottobre 2022
Museo Archeologico dei Campi Flegrei
Ore 10.00
Coppa "Sebastiano Tusa" agli alunni protagonisti della rassegna
Ore 12.00
Inaugurazione Esposizione Libri Tattili illustrati “Il Parco Archeologico Sommerso di Baia”
realizzati dagli alunni vedenti, ipovedenti e non vedenti:
ed. 2019 (Palermo); ed. 2020 (online Campania), ed. 2022 (Campi Flegrei).
Necropoli Puteolane
La città dei morti dell’antichità
La necropoli indica in archeologia un’area in cui sono localizzate le sepolture dei membri di una comunità. Queste aree presentano nel tempo differenze significative nei modi di seppellimento e nei beni di corredo. Le necropoli sono dunque i cimiteri dell’antichità e costituiscono per l’archeologo una delle fonti principali di informazione, in quanto forniscono preziosi dati per ricostruire la composizione sociale di un gruppo umano stanziato in un determinato territorio
I defunti non sono tutti uguali: riti e corredi funerari
Presso tutte le società gli uomini rivestono un ruolo che conservano anche da morti: è questo elemento che caratterizza le necropoli – città dei morti, dal greco necròs («morto») e pòlis («città») – e offre agli archeologi importanti dati; inoltre, le necropoli ripropongono fedelmente lo schema dei rapporti di parentela di una società, come accade anche oggi nei nostri cimiteri.
Le differenze tra gli individui sono segnalate dal trattamento del cadavere e dal corredo, che i vivi pongono come accompagnamento del defunto e che è costituito sia dai beni che egli possedeva in vita sia da oggetti fabbricati appositamente come offerta. Nelle sepolture nobiliari esso può comprendere sacrifici di animali e uomini, come presso molte culture dell’Estremo Oriente, dove le tombe di alto rango sono associate a fosse con carri e cavalli e a sacrifici umani, e nelle Americhe, per esempio tra gli Inca, dove alla morte del sovrano le sue spose e i suoi attendenti si davano la morte per essere sepolti con lui.
Poiché toccano i significati profondi della vita e della morte, i modi di seppellimento e i beni funerari sono comunque i messaggi più complessi che una cultura, nel difficile atto di separarsi da un suo membro, lascia di sé stessa, e quindi sono anche quelli più ardui da interpretare.
Le necropoli nascono con i primi villaggi
Di fatto le necropoli cominciarono a nascere con i primi villaggi e con l’agricoltura: le fasi più antiche della storia dell’umanità furono infatti caratterizzate da una forma di vita nomadica, in cui gli spostamenti assecondavano le esigenze della caccia e della raccolta di vegetali spontanei. Soltanto quando vennero fondati villaggi agricoli stabili i morti iniziarono a essere deposti in luoghi riservati a tale scopo. .
Come sono organizzate le città dei defunti
Frequentemente le necropoli mostrano di essere state attentamente pianificate. Non è quasi mai casuale la posizione delle strutture che ospitano i defunti e che spesso seguono un orientamento astronomico; precise norme possono regolare la posizione del defunto e la direzione in cui guarda il suo capo.
La localizzazione delle città dei defunti si oppone a volte allo spazio abitato, occupando i lati delle vie che si diramano dall’insediamento, come la via Appia in epoca romana; spesso le necropoli si trovano in suoli improduttivi, essendo a volte intagliate nella roccia, come a Siracusa, oppure ubicate nel deserto, come nella Valle dei Re in Egitto, un’area in cui le pratiche funerarie raggiunsero estrema complessità.
Menzione particolare meritano le catacombe cimiteri sotterranei che vennero sviluppandosi in Europa a partire dal 2° secolo d.C.: articolate in lunghe gallerie, esse contenevano sepolture in semplici loculi ricavati sui lati, ma potevano anche ospitare sarcofagi scavati nella roccia o veri e propri mausolei.
Il trattamento dei defunti
Non sempre nelle necropoli i defunti venivano deposti integri, senza avere subito trattamenti particolari volti a modificarne il corpo. Se l’inumazione, vale a dire la sepoltura del corpo integro, che viene definita come sepoltura primaria, è una pratica ricorrente, altrettanto lo sono molte forme di sepoltura secondaria: esse prevedono l’incinerazione, oppure l’esposizione dei corpi ad agenti atmosferici che accelerino il processo di decomposizione, e la successiva sepoltura dei resti.